Non poteva certo mancare una sezione dedicata ai Kanji perciò eccomi ad iniziare questa che sarà una lunga.... lunga narrazione. Prima di iniziarla ci tengo a sottolineare che ci sono siti e/o libri più qualificati se volete davvero studiarli. Qui ve li presenterò solamente, e chi lo sa... magari vedendovi un anime li riconoscerete.
Giusto un po' di prefazione: attualmente il Governo centrale giapponese ha riconosciuto (1981) una lista di 1945 Kanji "ufficiali" cioè quelli che "si" dovrebbero usare. Se vi sembrano molti, vi sbagliate. Alcuni dei più completi Vocabolari di Kanji ne contano oltre 45 mila.
Questi 1945 sono divisi in quattro livelli o grado, che paradossalmente vi restituisce anche un paragone diretto della conoscenza della lingua giapponese, mi spiego: il Grado 1 comprende 80 Kanji che sono quelli che devono essere conosciuti da tutti i bambini che finiscono le elementari.
Una nota positiva è che se aprite i giornali e/o libri giapponesi vedrete che non tutti i 1945 kanji vengono usati con la stessa frequenza, ma anzi sono solo un centinaio quelli frequenti.
Prima di addentrarmi nei kanji devo esporre altri 2 concetti: uno che semplifica la vita nello studio dei Kanji ed un altro.... che lo complica. Partiamo da quest'ultimo:
LA LETTURAI Kanji si leggono o con lettura ON (o HON) detta alla cinese e lettura KUN o alla giapponese. Questo perché i kanji sono originari della Cina.
Per differenziare le due letture si usano i due alfabeti: Katakana per la ON e Hiragana per la KUN.
Purtroppo molti Kanji hanno una o più letture sia ON che KUN e a volte anche letture irregolari.
In genere, il Kanji da solo viene letto con lettura KUN. All'interno di composti viene usata la ON lettura.
RADICALICos'è un radicale? I Kanji sono frutto di una scrittura ideografica pertanto ogni Kanji è un concetto, fondendo più concetti in un unico Kanji si ottiene un nuovo concetto ed un nuovo Kanji però i vari kanji che lo compongono possono essere riconosciuti e usati per cercare il Kanji che avete avanti (vi sarà più chiaro più avanti)
SCRITTURAI kanji si scrivono con dei tratti di pennello e in base al numero di tratti possono essere catalogati. (Qui nasce un problema che non affronterò: alcuni kanji sono uguali fra loro, ma cambia l'ordine di scrittura dei tratti, ciò fa sì che il kanji cambia di significato...)
Nei composti, la parola risultante è formata dai concetti dei kanji di base. Per esemio: (ve lo scrivo in italiano poi quando arriveremo a fare i kanji specifici lo vedrete) la parola "vulcano" è composta dai kanji "fuoco" e "montagna", in altre parole un "vulcano" è una "montagna di fuoco".
Torno a ribadire che questa sarà più una raccolta di kanji che una sezione dedicata allo studio degli stessi.