Ezio & Co. alla conquista di Roma, Assassin's Creed: Brotherhood

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Soul «
view post Posted on 20/10/2010, 12:33




Ezio & Co. alla conquista di Roma
Prime ore giocate con il single player del “terzo” Assassin’s Creed!
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Ogni tanto vorremo fare a cambio con sviluppatori e game designer. Vorremmo che si mettessero nei nostri panni e provassero a scrivere di quel che realizzano, perché raccontare di Assassin’s Creed: Brotherhood - per esempio - è un'operazione chirurgica che rischia di sfociare nel “delitto”, giacché praticamente non possiamo dire nulla di compiuto della storia. E stiamo parlando di un videogioco che proprio sulla narrazione cinematografico-interattiva ha basato sempre più uno dei suoi aspetti fondanti. Come Assassin’s Creed II cominciava con un quarto d’ora buono di “spoiler” per chi non aveva giocato o completato le primigenie avventure di Altair, così Assassin’s Creed: Brotherhood riprende la storia di Ezio Auditore da Firenze là da dove l’avevamo lasciato nel finale di Assassin’s Creed II. D’altro canto non siamo degli stolti e un po’ - anche tanto - li capiamo, questi sviluppatori, che stanno ultimando un’opera che è anzitutto perfetta per solleticare l’appetito dei milioni di fan che in tutto il mondo hanno già vestito i panni del giovine fiorentino.
Assassin’s Creed: Brotherhood d’altra parte affina e amplia quanto già proposto in passato, così da rendersi pronto a catturare innumerevoli nuovi fan, qualcuno attirato dal multiplayer (prima volta per la serie), qualcuno dalla dominante ambientazione romano-centrica (anche se Roma non sarà l’unica location e ci saranno nuove divagazioni anche in altre città italiane minori e persino in Spagna), qualcuno dal fatto che - l’abbiamo percepito nettamente dalla nostra prima prova giocata - questo è probabilmente il miglior Assassin’s Creed di sempre, quantomeno nella ricchezza e nell’esplicitarsi delle dinamiche di gioco messe in campo da Ubisoft. Giacché citiamo il produttore e sviluppatore del gioco, va data quantomeno menzione del fatto che lo sforzo realizzativo sia a questo giro oggettivamente ai massimi livelli: nel progetto Assassin’s Creed Brotherhood sono infatti coinvolti nientemeno che cinque (!) team di sviluppo diversi, gli studio Ubisoft di Annecy, Quebec, Montreal, Singapore e Bucarest, segno che questo “terzo” capitolo della serie, pur essendo per certi versi un “more of the same” vuol essere anche e soprattutto un videogioco confezionato con la massima cura.

ROMA NON FAR LA STUPIDA STASERA…
Più grande, più vasto, più raffinato, Assassin’s Creed: Brotherhood promette un versante single player non meno ampio e longevo di tutto Assassin’s Creed II: la sola città di Roma è tre volte più grande della Firenze del secondo capitolo e una volta ancora il lavoro di ricostruzione è splendido. Al termine dell’hands on e della presentazione cui abbiamo partecipato di recente negli uffici milanesi di Ubisoft, ci sono stati mostrati in una carrellata super-concentrata di pochi minuti i luoghi maggiormente noti di Roma: il Pantheon assume lo splendore di un tempo, in pieno Rinascimento, e il suo interno è un tripudio di affreschi e stucchi dorati. Stupendo è anche il Colosseo: meno acciaccato dell’attuale, ma a differenza dell’odierno è ripieno di terra e detriti nei sotterranei, che oggi si affacciano invece sul cielo aperto. Maestoso e imponente è anche Castel Sant’Angelo, la fortezza dei papi, che una volta ancora ci vedrà impegnati in una delle più adrenaliniche missioni.
Ritornano dunque i grandi monumenti già protagonisti allora e con essi le figure di spicco del tempo, dal Machiavelli a Leonardo Da Vinci (nuovamente in prima fila con le sue armi e invenzioni) e poi i Borgia (Rodrigo e Cesare), tra cui la famigerata Lucrezia, e potemmo continuare l’elenco con tanti altri nomi noti.
Tornando a parlare delle città, il rapporto fra di esse – Roma in particolare ¬– e il giocatore si fa più intenso e articolato: ricordate nel secondo capitolo la possibilità di potenziare e far crescere la nostra fortezza?
Bene, in questo caso tale aspetto si estende all’intera città di Roma, che va letteralmente liberata pezzo per pezzo dal dominio dei Borgia (sintetizzato simbolicamente nel gioco da alcune Torri/Roccaforti) e riportata a nuova vita e prosperità. La città trova anche nuovi fondamentali mezzi per essere attraversata velocemente: abbiamo provato il cavallo (ma non è il solo, un altro è il paracadute), convincente e travolgente verso la folla, che falciamo incuranti, e che finalmente può essere condotto anche fra i vicoli più stretti e le scalinate e richiamato in ogni momento, un po’ come si fa in Red Dead Redemption. A cavallo, poi, si può anche combattere ed è prerogativa anche di una delle nuove classi di nemici, i Cavalieri appunto. Accanto ad essi fra le nuove minacce che attendono Ezio abbiamo le possenti Guardie Svizzere, i soldati armati di balestra e quelli forniti delle prime e rudimentali armi da fuoco portatili: noi stessi le abbiamo provate e sono letali, anche se dannatamente lunghe nel ricaricarsi.

IL DISCORSO SI FA CORALE
Proprio il fronte dei combattimenti è uno di quelli in cui si respirano novità in Assassin’s Creed: Brotherhood e non è questione solo di arsenale (per altro notevolmente arricchito): permane ovviamente il collaudato meccanismo di lotta che predilige le contromosse, e che se usato sapientemente si trasforma spesso in una danza di “combo” e di esecuzioni letali. Nuovo però e il sapore stesso degli scontri, più veloci, più frenetici e soprattutto caratterizzati dalla netta sensazione che i nemici non si fermino più a guardare quel che accade, ma intervengono in modo aggressivo e feroce alla prima occasione. Essere accerchiati da un gruppo di avversari è dunque questione da prendere meno alla leggera che in passato: sicuramente la fuga verso i tetti resta un’opzione valida, ricordando che le guardie ove possono ci seguono anche lassù e che spesso in alto ne troviamo di altre già appostate a mo’ di sentinella. Più interessante e a volte fondamentale è una delle vere novità di Assassin’s Creed: Brotherhood, ovvero la possibilità di richiamare a sé un paio di adepti della nostra fratellanza, personaggi armati di tutto punto come Ezio e abili al pari suo nel “mestiere” di assassini. Da notare come la “fratellanza” cui fa riferimento in titolo non sia un dato statico fissato all’inizio del gioco, ma piuttosto un consesso di adepti da reclutare mano a mano nel corso dell’avventura. A tal proposito le nostre azioni in favore della città saranno utili più di una volta a guadagnarci il favore di nuovi potenziali compagni di avventura. Senza dilungarci troppo, poi, va segnalato come esista una sorta di gioco nel gioco, che funziona un po’ come uno strategico, per cui possiamo inviare i membri della nostra fratellanza in tutta Europa a compiere specifiche missioni che ci procureranno nuovi mezzi per portare avanti la nostra causa. Queste missioni si svolgono parallelamente all’azione del gioco e dunque bisogna prestar attenzione a non sguarnire troppo le forze disponibili a venirci in soccorso durante la missione principale.

UNA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA
Per il resto il gioco ci è parso fresco e accattivante come non mai: i meccanismi di “free running” che l’hanno reso celebre sono un macchina ben oliata e, nel solco di quanto visto in passato, paiono ancor più efficaci e ben implementati in relazione al sistema di controllo e il tutto nella tradizionale massima semplicità. Come sempre ogni azione è costantemente contestualizzata e suggerita dall’apposito indicatore in alto sullo schermo e dunque anche le novità sono in realtà subito a portata di mano e “intuitivamente spiegate” in un colpo d’occhio. A livello di struttura di gioco abbiamo ritrovato sia i grandi spazi aperti (basta salire sui palazzi più alti di Roma per rimirare a perdita d’occhio dove possiamo recarci) così come la fasi maggiormente caratterizzate da piccoli puzzle ed enigmi al chiuso e nei sotterranei. Non mancano le novità e i diversivi: abbiamo per esempio giocato tutta la fase svelata fin dallo scorso E3, quando dopo una notte d’amore con Caterina Sforza nella sua residenza di Monteriggioni, Ezio la ritrova improvvisamente assaltata dalle forze dei Borgia e si vede costretto a salire sulle mura per contrastare l’assalto anche con l’uso degli avveniristici (per il tempo) cannoni, ed è qualcosa (di godibile e divertente) che il giocatore controlla in prima persona, fase dopo fase, fino alla fine dello scontro.
In generale per chi ha anche solo giocato sporadicamente i primi due capitoli, Assassin’s Creed: Brotherhood rappresenta un videogioco che mette subito a proprio agio, mentre per coloro che, avendoli saltati completamente, temono di non comprendere il filo degli eventi sottolineiamo nuovamente come l’inizio sia strutturato come una sorta di collante fra il secondo e questo nuovo capitolo e come non manchino spesso nelle prime ore di gioco riferimenti anche al primo episodio che mettono discretamente in ordine il quadro generale. Certamente, come era stato dopo la prova del secondo capitolo, anche questo nuovo Assassin’s Creed fa venire una gran voglia di giocare ai predecessori, se non lo si fosse già fatto, perché lo scenario generale si apre subito con una vastità e una portata per cui chi pensa ancora che Altair fosse una qualche sorta assassino di Templari in Terra Santa punto e stop, non ha davvero minimamente l’idea della saga che si trova per le mani.
Anche in questo apprezziamo la scelta di realizzare Assassin’s Creed: Brotherhood: più che rilasciare un vero terzo capitolo che estendi ulteriormente gli orizzonti della saga, si va con questo ad approfondire il già vasto scenario tratteggiato in origine da Ubisoft Montreal. Concludiamo con la speranza che il tutto trovi nella release finale il giusto grado di amalgama e il necessario mordente per risultare al dunque quel nuovo portentoso affresco che tanti fan di Ezio e Altair s’attendono. Le premesse per una buona riuscita ci sono tutte.

Edited by Renton_ - 20/10/2010, 13:49
 
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Devil-giovanni
view post Posted on 11/11/2010, 21:14




Io lo prenderò :D
 
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Soul «
view post Posted on 11/11/2010, 21:31




Pure io xD
 
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2 replies since 20/10/2010, 12:33   63 views
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